Jacopo Antonio Morigia

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Disambiguazione – Se stai cercando il barnabita, vedi Jacopo Antonio Morigia (barnabita).
Jacopo Antonio Morigia, B.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Morigia
 
Incarichi ricoperti
 
Nato23 febbraio 1633 a Milano
Ordinato presbitero28 agosto 1657
Nominato vescovo1º settembre 1681 da papa Innocenzo XI
Consacrato vescovo14 settembre 1681 dal cardinale Gaspare Carpegna
Elevato arcivescovo15 febbraio 1683 da papa Innocenzo XI
Creato cardinale12 dicembre 1695 da papa Innocenzo XII
Pubblicato cardinale19 dicembre 1698 da papa Innocenzo XII
Deceduto8 ottobre 1708 (75 anni) a Pavia
 

Jacopo Antonio Morigia o Giacomo Antonio o Moriggia a seconda delle trascrizioni (al secolo Giovanni Ippolito Morigia; Milano, 23 febbraio 1633Pavia, 8 ottobre 1708) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, primo esponente dell'ordine barnabita ad essere eletto Cardinale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente alla nobile famiglia Moriggia, era entrato nell'ordine dei Barnabiti nel 1651. Studioso di filosofia e teologia, fu anche lettore universitario a Macerata e a Milano. Fu proposto come Superiore Generale del suo ordine, ma vi rinunciò. Nel 1674 arrivò in Toscana alla corte del granduca Cosimo III, governante di accentuata sensibilità religiosa, dove il Morigia fu consulente di teologia e precettore del figlio del granduca Ferdinando.

Dopo essere stato nominato vescovo di San Miniato nel settembre del 1681, venne trasferito a Firenze, con nomina del 15 febbraio 1683. Fece ingresso in città il successivo 6 aprile. Vi tenne due sinodi, nel 1691 e nel 1699. Riformò inoltre la curia arcivescovile e compì una minuziosa visita pastorale nelle parrocchie.

Notevole fu anche la sua contemporanea attività presso la curia romana: il 15 luglio 1692 fu nominato assistente al Soglio pontificio, e partecipò al concistoro del 19 dicembre 1698.

Il 19 dicembre 1698 venne nominato cardinale da papa Innocenzo XII con il titolo di Santa Cecilia. Il 20 aprile 1699 fu nominato arciprete della Basilica patriarcale Liberiana.

Intanto a Firenze maturò dei dissidi con il Granduca, che lo portarono a rinunciare alla sede non volendo egli acutizzarli (28 ottobre 1699). Partecipò alle celebrazioni per l'Anno Santo del 1700 e tra il 9 e il 23 novembre prese parte al Conclave che elesse papa Clemente XI. Poco tempo dopo (24 gennaio 1701) fu nominato vescovo di Pavia (pur mantenendo il titolo personale di arcivescovo), dove morì 7 anni dopo, venendo sepolto nella Cattedrale.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di San Miniato Successore
Mauro Corsi 1º settembre 1681 - 15 febbraio 1683 Michele Carlo Visdomini Cortigiani
Predecessore Arcivescovo metropolita di Firenze Successore
Francesco Nerli il Giovane 15 febbraio 1683 - 23 ottobre 1699 Leone Strozzi, O.S.B.Vall.
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Cecilia Successore
Celestino Sfondato, O.S.B. 11 aprile 1698 - 8 ottobre 1708 Francesco Acquaviva d'Aragona
Predecessore Abate commendatario del Monastero di San Pietro all'Olmo Successore
Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni 29 giugno 1698 - 8 ottobre 1708 Antonio Francesco Sanvitale
Predecessore Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore Successore
Benedetto Pamphili, O.S.Io.Hieros. 20 aprile 1699 - 24 gennaio 1701 Pietro Ottoboni
Predecessore Vescovo di Pavia
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Lorenzo Trotti 24 gennaio 1701 - 8 ottobre 1708 Agostino Cusani
Controllo di autoritàVIAF (EN89065207 · ISNI (EN0000 0000 6183 2848 · SBN BVEV068576 · BAV 495/82928 · CERL cnp01941179 · GND (DE103411610X · BNF (FRcb14916937r (data) · WorldCat Identities (ENviaf-89065207